Nel Miyagi Do - lo ricorderete tutti - il motto del grande Sensei, il maestro Miyagi, era “dai la cera togli la cera” ossia perseveranza, costanza e pazienza. Noi di Arteteca vogliamo condividere una sensazione che spesso ci prende proprio nel bel mezzo di un percorso! Vi è mai capitato, proprio quando una cosa comincia nel migliore dei modi, che dentro di voi nasca un improvviso bisogno di portare a termine il progetto tanto desiderato? Eccoci! Siamo a braccetto con Entusiasmo, il nostro amico di sempre, e cominciamo a lavorare di buona lena, quando bussa il campanello e ci viene a trovare la nostra Amicona Tutto Fare: la cara Impazienza! In fondo sembra che voglia compiacerci con i suoi modi sbrigativi e concreti, ma poi? Dopo poco ci accorgiamo che il nostro progetto prende un'altra forma: poco accurata, indefinita, inappropriata, disorientata. La cara amicona, come diciamo a Napoli...è trasuta 'e sicco e se sta mettenn' 'e chiatte! Il maestro Miyagi nella saga cult degli anni ‘80 “Karate Kid” ancora oggi ci insegna qualcosa come del resto la filosofia orientale e le pratiche meditative: a vivere il momento presente in un costante, equilibrato entusiasmo, perché passo dopo passo, gesto dopo gesto si arriva e si costruisce. Ogni giorno, ogni momento, prendendoti il piacere ed il tempo della costruzione e dell’attesa. Non sono parole e basta, sono le nostre parole. Abbiamo ascoltato il suono soffice e spumoso della mazzola che mescola la pittura nel secchio, quello strusciato della carta vetro sulle mura. Abbiamo sentito il profumo delle vernici, imparato a sbirciare attraverso il pulviscolo sospeso nell’aria, abbiamo imparato a godere dell’attesa gustandoci un caffè tra una passata e l’altra. Abbiamo imparato ad immaginare come sarebbe venuta la parete e quale colore avrebbe illuminato di riflesso il corridoio che ogni giorno attraversiamo. E, solo dopo, ci siamo accorti che avevamo portato a termine il nostro progetto. La parete era stata completata. _________ Il team di Arteteca Dal "Laboratorio di Manutenzione degli spazi comuni"
0 Comments
Vi ricordate la canzone dei Jarabo de Palo che spopolò nelle nostre radio all'inizio del nuovo millennio? Il tormentone che risuonava nelle nostre orecchie era "depende da che dipende? da che punto guardi il mondo tutto dipende!"
Partiamo proprio dal fatto che chi ha vissuto alle porte del nuovo millennio non poteva fare a meno di ascoltarla e ripeterla nella propria mente. Anche se il brano di Pau Donès (prematuramente scomparso in questo anno così complicato) non ci piaceva (chissà a chi poi?!) quelle note ritornavano involontariamente nei nostri circuiti neuronali! Il tormentone ha proprio questo scopo: creare in chi lo ascolta l'incapacità di toglierselo dalla testa! A chi non è mai capitato almeno una volta nella vita!? Sfidiamo chiunque a eliminare una cosa quando quella appare d'improvviso nella nostra mente, è quasi una maledizione! Più ci provi e più ci pensi! Si chiama effetto Orso Bianco (soppressione del pensiero). Wegner (Professore di Psicologia della Harwad University) fece un esperimento semplice ispirato dallo scrittore russo Dostoevskij: invitò un gruppo di persone ad eseguire un semplice compito ossia di pensare a qualsiasi cosa, per cinque minuti, tranne pensare a un orso polare. Come potete immaginare nessuno ci riuscì. Provatelo a fare anche voi che state leggendo! E' questa una caratteristica della dipendenza? L'amato Pau Donès, leader dei Jarabo de Palo, certo non si riferiva a Wegner, ma ci ha dato uno spunto per riflettere su una parola, ripetuta tante volte nel suo testo, che è DIPENDE. Non so se siete d'accordo...beh dipende dal vostro punto di vista! _________ Il team di Arteteca Dal "Laboratorio di Filosofia" a cura di Antonio Della Ragione e Stefania Pacca Il Centro Diurno ArtetecaMP ha messo in campo tutte le sue risorse e coglie l'invito al cambiamento imposto dalla situazione globale che coinvolge le nostre esistenze individuali. Grazie all'esperienza ventennale sul campo, a quella maturata dal suo team, alla disponibilità di chi frequenta i nostri spazi e all'impegno di chi usufruisce dei nostri servizi, abbiamo intrapreso, oltre alle metodologie tradizionali, una nuova via di comunicazione digitale per mantenere vivo e costante il rapporto con le persone che svolgono un percorso qui al nostro centro e che oggi sono nell'impossibilità di frequentarlo fisicamente. Tutto questo tenendo fermi i principi che animano da anni i nostri interventi.
Ecco l'elenco dettagliato delle nostre attività al tempo del coronavirus: TUTORIAL LAB: un nuovo modo per dare continuità ai laboratori che fanno della manualità e della vicinanza le loro peculiarità. CONTACT LAB: un modo alternativo di stare insieme, guardarsi, discutere e confrontarsi. VIRTUAL TRAVEL LAB: un modo diverso di uscire anche "restando a casa". MONITORING LAB: un modo per fare il punto della situazione e avere un quadro aggiornato e ampio del rapporto tra il servizio e chi ne usufruisce nello spirito di una feconda collaborazione |
ArtetecaL'equipe di Arteteca propone alcuni temi su cui riflettere insieme. Archivio
March 2021
Categorie |